Il Museo di Capodimonte è la piu' importante e ricca pinacoteca dell'Italia meridionale, nonche' una delle piu' importanti d'Italia. Le Gallerie custodiscono la straordinaria Collezione Farnese, le opere di Giovanni Bellini, Sandro Botticelli, El Greco, Colantonio, Raffaello, Andrea Mantegna, Caravaggio, Annibale Carracci, Artemisia Gentileschi, Francisco Goya, Masaccio, Tiziano, Pieter Brueghel il Vecchio, Correggio, Simone Martini, Salvator Rosa, Luca Giordano, Massimo Stanzione, Battistello Caracciolo, dello Spagnoletto, di Bernardo Cavallino, Niccolò de Simone, Giacinto Gigante e di Vincenzo Gemito, nonché la celeberrima tela di Andy Warhol "Vesuvius", la Collezione Borgia e poi agli ultimi piani troviamo la galleria della storia della scuola Napoletana,
Il museo di Capodimonte non ospita solo dipinti, ma anche importanti porcellane ed intere sale espositive appartenenti ai reali di Napoli. Tra le oreficerie spicca il Cofanetto Farnese di Manno Sbarri (1561). Da evidenziare il terzo piano del complesso, che ospita la sezione di arte contemporanea. Si tratta dell’unico museo in Italia di arte antica a possedere una sezione dedicata all’arte contemporanea.
La Reggia è circondata da giardini ben curati e ricchi di piante. Nel complesso museale sono presenti anche una casa di caccia e un museo delle ceramiche.
L'edificio, inoltre, vede una facciata principale che manca dei simboli che caratterizzano le sedi del potere, come un portale centrale e un balcone d'onore. Semplici e funzionali sono lo scalone e i balconi del primo piano. Da ciò si può capire come l'edificio fosse destinato unicamente ad esser un solenne raccoglitore della collezione Farnese, che Carlo di Borbone aveva ereditato dalla madre Elisabetta.
Giovanni
Ma quando sarà possibile un parcheggio decente per i poveri disgraziati che vengono da lontano come me che ha dovuto tornarsene a casa per tre volte senza poter vedere l’amato museo?
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Daniela Ferrari
Prezzo esoso del biglietto d'ingresso, soprattutto se si considera un supplemento obbligatorio di 4 euro per una "pseudomostra" intitolata Carta Bianca in cui, semplicemente, sono stati cambiati di posto pezzi già presenti nel museo (la app che dovrebbe spiegare la ricollocazione, neanche a dirlo, non funziona). Una cosa ridicola, solo per spillare soldi senza dare alcun valore aggiunto. Non ripagherei il biglietto. C'è molto di meglio, a Napoli e in Italia!
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