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Giambologna

Giambologna


Giambologna, pseudonimo di Jean de Boulogne (Douai, 1529 – Firenze, 13 agosto 1608), è stato uno scultore fiammingo attivo in particolare a Firenze.

Nato a Douai, nelle Fiandre (oggi in Francia), nel 1529, svolse il suo apprendistato presso la bottega dello scultore Jean Dubroeucq, con il quale collaborò all'esecuzione della cantoria nella collegiata di Santa Waudrau a Mons (oggi in Belgio). Questa prima fase dell'educazione artistica dello scultore era forse poco nota anche ai suoi principali biografi, Raffaello Borghini e Filippo Baldinucci, i quali attribuirono maggiore importanza al soggiorno di Giambologna a Roma, dove egli arrivò nel 1550 per studiare le statue antiche nelle collezioni private e le opere dei moderni, in particolare quelle di Michelangelo.

Secondo quanto riportato, l'artista vi rimase solo un paio d'anni, trascorsi in larga parte a esercitarsi realizzando numerosi modelli di terra e di cera; uno di questi sarebbe stato sottoposto proprio al giudizio di Michelangelo, il quale però oltre a non mostrare il suo apprezzamento, mortificò il giovane scultore fiammingo riplasmandone le forme. Questo aneddoto, vero o presunto che sia, non è da considerarsi totalmente privo di fondamento perché oltre a rivelare un'abitudine ricorrente nella produzione del Giambologna fin dai suoi esordi (l'abbozzatura di modelli anziché la più diffusa pratica del disegno nella progettazione delle opere) mette in evidenza quella che sarà una componente essenziale nello sviluppo del suo linguaggio, ossia il rapporto con il grande maestro fiorentino.

Egli forse non conobbe mai di persona Michelangelo, ma la sua arte lo impressionò a tal punto da spingerlo all'emulazione e in seguito al superamento dei suoi modelli; egli costituì sempre il termine di confronto con cui misurarsi e senza limitarsi alla passiva imitazione di schemi predefiniti. Nelle sue opere vi è una forte propensione alla tensione dinamica delle figure di chiara ispirazione michelangiolesca, ma Giambologna divenne il più importante scultore manierista a Firenze per l'originalità della sua produzione, fatta di statue di marmo e bronzi di grandi e piccole dimensioni, che seppero conquistare il gusto e l'apprezzamento di committenti esigenti, come erano quelli raccolti intorno alla corte medicea granducale.