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Lorenzo di Pietro

Lorenzo di Pietro


Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta (Siena, agosto 1410 – Siena, 6 giugno 1480), è stato un pittore, scultore e orafo italiano.

Vecchietta nacque e visse a Siena. Prima delle scoperte documentarie di Carlo del Bravo nel 1970, si pensava fosse nato a Castiglione d'Orcia nel 1412. Fu battezzato l'11 agosto 1410. Risulta iscritto all'Arte dei pittori di Siena dal 1428, dopo il 1460 iniziò a occuparsi anche di scultura e successivamente ebbe anche incarichi di architetto e di ingegnere militare. Morì il 6 giugno del 1480 a Siena.

Gli artisti più importanti per la sua formazione sono stati: Sassetta, Jacopo della Quercia, ma anche i fiorentini Masaccio, Masolino e Donatello. Più tardi nella sua vita è stato il maestro di Francesco di Giorgio e Neroccio de' Landi. Non si conoscono l'origine e il motivo del soprannome Vecchietta.

Rientrato a Siena nel 1439 fu impegnato per tutto il decennio successivo nell'ospedale di Santa Maria della Scala, tanto da essere conosciuto anche col soprannome di pittor dello spedale. Per il Pellegrinaio dell'ospedale il Vecchietta dipinse nel 1441 un affresco raffigurante il sogno della madre del Beato Sorore, il leggendario calzolaio fondatore dell'Ospedale e di cui la madre ebbe in visione la vocazione caritatevole prima ancora che nascesse. Gli altri affreschi della serie sono opera di Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia.

Più tardi, nel 1445, dipinse nella Cappella del Sacro Chiodo, nota anche come Sagrestia Vecchia, un armadio porta-reliquie (arliquiera) che ora si trova nella Pinacoteca Nazionale di Siena. Affrescò anche per intero lo stesso ambiente, dal 1446 al 1449, ove dipinse la volta con le figure del Cristo, evangelisti, Dottori e Profeti, le lunette delle pareti con gli Articoli del Credo e i riquadri sottostanti con Storie dell'Antico Testamento.

A partire dal 1450, una serie di affreschi sono stati eseguiti per il Battistero del Duomo di Siena dal Vecchietta e dai suoi allievi. Essi includono rappresentazioni di quattro dei dodici apostoli (volta della prima campata della navata centrale), dodici articoli del Credo (le tre volte della seconda campata), la Madonna in gloria tra angeli sull'arcone absidale e gli affreschi dell'abside in basso con l’Annunciazione, la Flagellazione di Cristo e l’Andata al Calvario (affrescata dopo le volte).

Nel 1457 eseguì inoltre, su commissione di Giacomo d'Andreuccio, il polittico raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Bartolomeo, Giacomo, Eligio, Andrea, Lorenzo e Domenico (adesso alla Galleria degli Uffizi a Firenze) e la Madonna della Misericordia, affresco nell'ufficio del sale del palazzo pubblico a Siena.

Poco dopo, nel 1460-63 circa, realizzò la tavola con l'Assunzione per il Duomo di Pienza, creata per il Papa Pio II Piccolomini, nonché la tavola composita con la Madonna col Bambino, santi e Annunciazione in deposito presso il Museo Diocesano della stessa città.