Il Palazzo Corsini detto anche al Parione, è uno fra i più sfarzosi palazzi privati di Firenze e si trova sull'omonimo Lungarno Corsini 10.
Al pian terreno si trova una graziosa grotta artificiale, opera del Ferri eseguita tra il 1692 e il 1698 con l'opera dello stuccatore Carlo Marcellini e i pittori Rinaldo Botti e Alessandro Gherardini.
Dal cortile centrale si può accedere allo scalone elicoidale del Silvani ed allo scalone monumentale del Ferri. Quest'ultimo presenta una decorazione di statue neoclassiche ed è coronato al primo piano dalla statua di Papa Clemente XII, al secolo Lorenzo Corsini, scolpita da Carlo Monaldi e qui disposta dal Ticciati nel 1737.
Numerosi sono le stanze e i saloni ricche di affreschi, decorazioni e arredi originali. Al piano nobile si apre una loggetta con affreschi eseguiti tra il 1650 e il 1653 da Alessandro Rosi e Bartolomeo Neri. Poco lontano è presente il maestoso Salone del Trono, di grandiose proporzioni e riccamente decorato, con colonne e lesene lungo le pareti, con una galleria superiore di statue antiche e con busti di vari autori settecenteschi collocati su porte e finestre. Sul soffitto si trova l'affresco con l'Apoteosi di Casa Corsini di Anton Domenico Gabbiani e aiuti del 1696: tra le scene raffigurate due figure volanti portano un modellino del palazzo in cielo.
La sala seguente è la Sala da Ballo, con la volta affrescata da Alessandro Gherardini. Le sale successive sono tutte un susseguirsi di preziosi ambienti affrescati, con pitture eseguite tra il 1692 e il 1700 da Anton Domenico Gabbiani, Cosimo Ulivelli, Pier Dandini, Giovanni Passanti, Rinaldo Botti, Andrea Landini, Atanasio Bimbacci, ecc. Notevoli son anche gli stucchi che decorano le cornici di porte e finestre.
Il primo piano ospita anche la quadreria detta Galleria Corsini, la più importante raccolta privata d'arte a Firenze, incentrata sulla pittura del Sei-Settecento italiana ed europea, ma con alcune interessanti testimonianze anche dell'arte rinascimentale. Fra i dipinti esposti figurano opere di Filippo Lippi, Giovanni Bellini, Luca Signorelli, Giovanni Santi, Pontormo, Salvator Rosa e Luca Giordano. La collezione fu cominciata da don Lorenzo Corsini, nipote di papa Clemente XII nel 1765.