La tradizione vuole che il tempio sia stato costruito in epoca longobarda. I primi documenti attestano l'esistenza di una chiesa a partire dall'VIII secolo.
La facciata a salienti, in mattoni a vista, ha linee semplici. Quattro semicolonne suggeriscono la suddivisione interna in navate, mentre lungo le linee del displuvio corrono delle serie di archetti pensili. Un piccolo rosone centrale e due bifore danno luce alla navata maggiore. Un curioso quanto evidente effetto visivo è dato dalla differente colorazione dei mattoni della parte inferiore della facciata, rispetto al resto del tessuto murario, probabilmente a causa dell'umidità risalente dal suolo.
Il complesso absidale, oggi privo delle due absidi minori, è di notevole interesse. L'emiciclo è caratterizzato dalla presenza di beccatelli, similmente a una fortificazione. Tale soluzione è comune alle absidi di altre chiese di Cremona: San Vincenzo, San Lorenzo, Santa Lucia e Sant'Omobono.
L'interno della chiesa, illuminato da finestre ogivali aperte nel XIX secolo, è a tre navate sorrette da esili colonne marmoree. Nello spessore del muro delle navate minori, si aprono alcune cappelle laterali, realizzate nel XV secolo. Una di esse conserva un trittico di Bernardino Campi raffigurante la Natività, san Leonardo e santa Teodora.
Nella cripta, anch'essa a tre navate sostenute da una duplice fila di colonnine, sono visibili alcuni capitelli risalenti al periodo alto medievale uno dei quali si presume essere di epoca longobarda.
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