Cristoforo Scacco di Verona
Cristoforo Scacco (XV secolo – XVI secolo) è stato un pittore italiano attivo principalmente nell'Italia centro-meridionale.
ono pochi i dati riguardanti la sua vita. Le firme su alcune sue opere ne hanno fatto supporre la nascita veronese, anche se si ha notizia di una famiglia Scacco residente nel secondo Quattrocento a Itri, centro poco distante da Fondi (LT). Di lui si parla nella visita pastorale compiuta nel 1599 a Monticelli (oggi Monte San Biagio, LT) dal vescovo G. B. Comparini, il quale cita un documento relativo allo Scacco "olim civi dictae terrae Monticelli": una delle pochissime prove scritte della presenza del pittore in un territorio (contea di Fondi) allora compreso nella Campania, ora laziale, ove l'artista è beneficiario di una donazione, fatta dal cardinale Giovanni Colonna, di 25 "case" situate vicino alla sua abitazione in Monticelli per le opere realizzate presso le varie chiese della zona. Lavora almeno dal 1483 nell'area allora inquadrata nell'alta Terra di Lavoro (Regno di Napoli) e oggi ricadente nel Lazio meridionale: tra i suoi principali committenti occorre indicare i Caetani, titolari della contea di Fondi, e in particolare il conte Onorato II Caetani e suo fratello Giordano, patriarca di Antiochia e arcivescovo di Capua.
Nel 1499 un documento segnala la presenza dello Scacco in Napoli alla corte della duchessa Lucrezia del Balzo, che gli affida il lavoro di un trittico per la sua cappella in S. Giovanni a Carbonara; nella stessa città il pittore realizza probabilmente la decorazione della Cappella Tolosa in Monteoliveto. La sua permanenza nell'Italia centro-meridionale lo pone a diretto contatto con Antoniazzo Romano e Melozzo da Forlì di cui subirà l'influenza pittorica. Da tale influsso scaturirà l'interesse del pittore per l'effetto cromatico di ori e tessuti, che porta alla realizzazione di opere quali la Madonna e Santi della collezione Cini, l'Annunciazione di Fondi e l'Annunciazione di Nola nella chiesa dell'Annunziata a Nola, oggi conservata nel Museo Diocesano di Nola.
