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Antonio Fontanesi

Antonio Fontanesi


Antonio Fontanesi (Reggio nell'Emilia, 23 febbraio 1818 – Torino, 17 aprile 1882) è stato un pittore, incisore, docente e militare italiano.

È uno dei pittori italiani dell'Ottocento più significativi; ma è rimasto a lungo sconosciuto al grande pubblico e poco considerato dalla critica, se si eccettua l'interessamento di alcuni artisti, tra cui Carlo Carrà.

Fu soprattutto pittore di paesaggi: il suo stile fluido e basato sul chiaroscuro, che distingue grandi zone d'ombra e di luce, è infatti particolarmente efficace nel rendere le variazioni atmosferiche, anche grazie all'influenza, prima di Corot e dei Barbizonniers, poi di Constable e di Turner: tali influenze lo portarono a tonalità sempre più tendenti alla monocromia, con un segno nervoso e tormentato, pur entro schemi compositivi tradizionali; ciò comunque non impedisce al colore di manifestarsi, con una ricchezza e una libertà, felicemente connesse con le novità artistiche del tempo, ma anche con un accento inconfondibilmente "lombardo".

I suoi quadri mostrano anche una grande capacità evocativa e sono ricchi di lirismo ed atmosfere malinconiche, romantiche e, secondo alcuni critici, pre-simboliste. Fontanesi infatti osserva e studia la realtà naturale, per cercarvi un motivo più profondo e universale e per ritrovare, rispecchiati, i sentimenti dell'animo umano: per questo motivo può essere ritenuto uno tra i pittori romantici italiani più intimamente partecipi al movimento romantico europeo, al pari di Giovanni Carnovali.

Fu anche fine disegnatore ed eccellente acquafortista: le sue acqueforti e litografie sono caratterizzate dalle stesse ricerche di valori atmosferici perseguite nella pittura, con sintetici ed essenziali effetti di luce.