La costruzione della chiesa fu pensata dal parroco dell'epoca, Giovanni Battista Pedrazzi che coadiuvato economicamente dalle locali Confraternite della Beata Vergine della Consolazione e del SS. Sacramento, nel 1765 incaricò del progetto uno degli architetti più celebri del '700, Antonio Galli da Bibbiena.
La chiesa, di stile rococò, ha una facciata, tutta in laterizio e a faccia a vista, evidenzia due ordini: tuscanico nella parte inferiore e corinzio nella parte superiore con una grande porta centrale e due ai lati di questa. La facciata è rimasta incompiuta come una delle due torri previste dal progetto originario.
L'interno è pianta a croce latina, a unica navata con quattro cappelle laterali, due a sinistra dedicate a san Francesco di Paola e al Sacro Cuore e due a destra dedicate alle anime del Purgatorio e a san Sebastiano. La maestosa cupola è alta 33 metri ed è doppia. Quella più esterna è di colore azzurro volendo rappresentare il cielo, quest'ultimo intravvisto tramite la prima calotta. Siamo in presenza del più grandioso e riuscito esempio di volte traforate diffuso nelle chiese delle provincie di Mantova e Parma.
Per la decorazione pittorica interna lavorarono lo stesso architetto Bibiena e successivamente, Pietro Groppi e Giuseppe Cremaschi. La pala d'altare è di Agostino Amadini, cremonese (1877) mentre la Via Crucis è di Francesco Chiozzi. L'affresco dell'Annunciazione è del pittore viadanese Giovanni Morini.
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