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Giovan Battista Foggini


Giovanni Battista Foggini (Firenze, 25 aprile 1652 – Firenze, 12 aprile 1725) è stato uno scultore e architetto italiano.

Mostrò sin da bambino una forte inclinazione per le arti, subito sostenuta dallo zio, lo scultore Jacopo Maria Foggini, il quale, dopo avergli fatto studiare disegno e pittura con Jacopo Giorgi e Vincenzo Dandini, lo prese come apprendista nella propria bottega. Grazie all'interessamento del granduca Cosimo III de' Medici, nel 1673 fu inviato a Roma per entrare nell'Accademia Fiorentina, di recente istituzione, dove collaborò con Ercole Ferrata, a sua volta seguace di Alessandro Algardi.

Ritornò a Firenze nel 1676 con un bagaglio di novità del barocco romano e ottenne subito alcuni incarichi come scultore. I primi lavori conferirono fama al giovane Foggini, il quale, in qualità di assistente dell'architetto Pier Maria Baldi, poté così essere introdotto nei cantieri del casato mediceo. Nel 1685, con l'abbandono della scena artistica da parte di Pier Maria Baldi, per Foggini fu l'inizio di una prestigiosa carriera a servizio dei Medici, come attestato dalle cariche ufficiali di scultore di corte, "Architetto Primario della Casa Serenissima" e direttore dei lavori della "Real Galleria e Cappella".

Alle numerose commissioni provenienti dal casato mediceo, si aggiunsero inoltre quelle di alcune delle più importanti famiglie del Granducato di Toscana, che lo videro impegnato nella costruzione di palazzi, ville e cappelle in molte località toscane. Si destreggiò abilmente nei principali settori dell'espressione artistica, praticati tutti, con l'esclusione della pittura. Seppe elaborare un proprio linguaggio che finì per identificarsi, con felice simbiosi con quello di Cosimo III.

Il suo capolavoro come scultore si trova nella Cappella Corsini della chiesa del Carmine, dove per la prima volta un artista fiorentino si staccò dal Manierismo della scuola del Giambologna per seguire esperienze contemporanee del barocco romano. Un altro importante lavoro fu la decorazione della Cappella Feroni nella Basilica della Santissima Annunziata.

Cospicua fu la sua attività come architetto, dove mise mano a gran parte dei palazzi fiorentini in costruzione o riedificazione all'epoca. Si ricorda lo scalone di Palazzo Medici-Riccardi.