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Ogni prima domenica del mese, i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali sono gratuiti

Palazzo “delle Contesse”

Il nome del Palazzo deriva da vicende sentimentali del proprietario Adriano del Zotto, che sposò in prime nozze la contessa veneziana Elisabetta Papadopuli e, rimasto vedovo, sposò la contessa veneziana Elisabetta Tiepolo. Il Palazzo “delle Contesse” fu costruito nel Seicento, ma fu ristrutturato in modo consistente dallo stesso Adriano Del Zotto agli inizi del 1800. Recentemente è stato restaurato e adibito a centro culturale per la comunità di Mel.

La struttura architettonica del Palazzo “delle Contesse”, tipica delle residenze nobili venete, presenta un edificio compatto e un tetto a padiglione con raffinati comignoli poligonali. La facciata principale è composta da vari elementi che evidenziano i settori orizzontali del Palazzo e che si integrano in modo armonioso e omogeneo. Il piano terra è decorato in pietra bugnata in contrasto con i piani sovrastanti che presentano un intonaco liscio. Le finestre dei piani superiori sono incorniciate da riquadri di color tenue e sono collegate da delicate fasce orizzontali, che marcano ancor di più l’aspetto orizzontale dell’edificio. All’ultimo piano, nel sottotetto, le finestre sono molto piccole e quadrate, poste immediatamente sotto il cornicione.

Nella facciata principale l’elemento decorativo più importante è una trifora con balaustra metallica e con tre portafinestre alte, rifinite in pietra, due frontoncini curvi e uno a triangolo. La parte posteriore del Palazzo è completamente diversa dalla facciata anteriore sia nella struttura sia nella decorazione. La facciata posteriore evidenzia i settori verticali del Palazzo: la sezione a destra presenta logge sovrastanti e colonne in stile tuscanico, la sezione al centro ha finestre o porta-finestre alte e curve con balconcino ma senza polifora, mentre la sezione a sinistra è caratterizzata da finestre rettangolari a coppia con cornice in pietra. All’interno del Palazzo sono da osservare i ben curati pavimenti alla veneziana e lo splendido affresco del soffitto del salone che mostra l’allegoria dell’Aurora, la divinità Eos, sopra un carro che scaccia la notte.

Il Palazzo oggi ospita il Museo Civico Archeologico nel quale sono esposti importanti reperti provenienti dalla necropoli paleoveneta dell’età del ferro situata nella parte bassa dell’abitato di Mel.

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

Orario Apertura

Sab. Dom.
9.00-12.00
15.00-18.00

Altri giorni su prenotazione

Biglietti

Gratuito

Servizi

  • Visite Guidate

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Piazza Papa Luciani, 7 - Mel
32026 Borgo Valbelluna - Belluno
Tel: +39 0437 752467
48
Aggiornamento Pagina: 13/04/2025
Museo Civico Archeologico di Mel