Il complesso industriale di Val Imperina, che ha rivestito nei Secoli un ruolo chiave per l’economia non solo di Agordo e del territorio Agordino, ma anche di Venezia, torna a vivere dopo decenni di abbandono grazie agli importanti lavori di recupero e valorizzazione che si sono susseguiti negli ultimi decenni.
Il giacimento di Valle Imperina si è sviluppato lungo una faglia regionale, la “faglia della Valsugana”, tra banchi dolomitici e antiche rocce metamorfiche. In quantità minori sono presenti galena argentifera, malachite, rame nativo, argento nativo e oro. L’area mineraria è costituita dall’antico villaggio minerario di fondovalle. Il complesso dei Forni Fusori è l’edificio più caratteristico dell’intero sito. Una strada sterrata lunga oltre un chilometro percorre la valle e collega le fornaci alle zone di estrazione mineraria. Si raggiunge poi l’accesso primario all’area mineraria presso il Pozzo Capitale e le gallerie Santa Barbara e Magni, accessibili, insieme alla Galleria Fusinella.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.