L’Archivio di Stato si trova in uno dei più bei palazzi del centro cittadino. L’edificio fu per secoli sede della ‘Scuola’ (confraternita laicale) dei Flagellanti di Santa Maria dei Battuti ed è adiacente alla chiesa omonima. Sorto nell’Italia centrale nel 1260, il movimento dei Flagellanti si diffuse rapidamente verso nord. L’istituzione della confraternita a Belluno e la redazione della relativa mariegola (matricola) datano al 1310.
Nel 1978 furono acquisiti per primi gli atti del Distretto Militare e successivamente quelli della Prefettura, mentre una gran mole dei versamenti si ebbe nel corso degli anni ’90. Nel 1994 l’Archivio notarile distrettuale ha versato gli atti dei notai di Belluno e provincia rogati a partire dal secolo XV fino all’età napoleonica.
Cospicui trasferimenti si ebbero inoltre dagli Archivi di Stato di Venezia (Podestà e capitanio di Belluno; ASBL - Podestà e capitanio di Belluno, Catasto c.d. napoleonico; Stato civile; Ruoli matricolari del Distretto Militare), Treviso (Confraternite e corporazioni; Livinallongo-Ampezzo) e Trento (Catasto c.d. austriaco, serie K e OC).
L’Archivio ha acquisito altresì alcuni fondi archivistici appartenenti a privati, di notevole interesse per la storia della provincia di Belluno, come quelli delle famiglie Doglioni, Miari e della Banca Prosdocimi. Le ultime acquisizioni (2002) riguardano infine il patrimonio documentario di alcune importanti corporazioni religiose soppresse del Bellunese, proveniente pure dall’Archivio di Stato di Venezia.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.