![Domus di Properzio](/component/ajax/?p=image&src=%7B%22file%22%3A%22images%2Farcheoarea%2FDomus-di-Properzio.jpg%22%2C%22thumbnail%22%3A%22900%2C420%2C%22%7D&hash=d6f633ab)
Domus di Properzio
Dalla cripta della primitiva cattedrale di Santa Maria Maggiore si scende a un ambiente sotterraneo che corrisponde a una domus romana risalente al I sec. d.C.. Scavi compiuti nell’Ottocento e negli anni ’50 del Novecento hanno portato alla luce tre ambienti comunicanti e un criptoportico, con pavimenti rivestiti da importantissimi mosaici anche in opus sectile e le pareti ancora in parte ricoperte da una raffinata decorazione su fondo giallo, una delle quali presenta un viridarium con uccellini tra i cespugli. Alle pareti sono incisi numerosi graffiti con versetti poetici, uno dei quali nomina una domus Musae; da qui l’attribuzione alla musa della poesia e l’appartenenza della casa al poeta Properzio. Ma la mancanza di elementi archeologici e storici non permettono con sicurezza di avvallare tale ipotesi. Si tratta quindi di una casa abitata da una persona colta, danarosa e amante del gusto e dell’eleganza.