Le notizie sulla chiesa, nei documenti locali, si trovano a partire dal Trecento. Pregevolissimi nella chiesa, sia sotto il porticato esterno che all’interno, i cicli di affreschi. La datazione delle opere, pur non essendo tutte coeve e (all’estermo) in parte sovrapposte, si può iniziare dal Trecento. La chiesa subisce infatti alterne vicende. Nel XVIII secolo la chiesa è affidata ad eremiti, ma di nuovo cade pian piano in uno stato di abbandono; nel 1882 viene restaurata e riporta alla luce anche i bellissimi affreschi, coperti da strati di calce; la chiesa subisce danni anche nel corso della Prima Guerra mondiale, ancora visibili all’esterno, e viene poi per lungo tempo chiusa. L’ultimo intervento di restauro, nel 1983, l’ha restituita all’attuale condizione.

Tra gli affreschi all'interno sono riconoscibili, sulla parete destra, la Crocifissione, la Madonna in trono, Sant'Apollinare e numerosi santi. Sulla parete opposta la Madonna, Cristo ed ancora diversi altri santi.