Sulla Montagna Pistoiese, sin dal XIV secolo, si diffuse la lavorazione del ferro, di cui proveniente dai giacimenti dell’isola d’Elba. La montagna, con i suoi fitti boschi e l’abbondanza di acqua, era infatti ricca di energia naturale e garantiva la forza motrice e il combustibile per gli antichi opifici di lavorazione del ferro. Dal 1543, grazie a Cosimo I de’ Medici, la zona divenne primo polo siderurgico del Granducato di Toscana.
Per tramandare questa lunga storia è nato il Museo del Ferro di Pontepetri, che, insieme all’Antica Ferriera Papini di Maresca, fa parte dell’Itinerario del Ferro dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.
Il Museo del ferro è stato aperto nel 1999 e accanto a documenti e filmati, espone gli attrezzi usati un tempo per lavorare il ferro, oltre ad alcuni modellini in scala, che mostrano i movimenti delle macchine idrauliche e meccaniche, tipiche delle ferriere.
Nel Giardino dell’Energia Rinnovabile, vicino al museo, è stato ricostruito un comparto per l’uso dell’energia idraulica, con canali (gore) e bottaccio: l’acqua del torrente Maresca mette in azione due grandi ruote in legno e un maglio che riproducono gli ambienti della ferriera e del mulino da castagne.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.