La fontana del Nettuno si trova in piazza Duomo a Trento, dove era consueto installare la "macchina dei fuochi" per la festa di san Vigilio, e fu costruita su progetto dello scultore Francesco Antonio Giongo di Lavarone fra il 1767 e il 1769. Per questa fontana lo scultore ideò un sistema di scorrimento dell'acqua senza interruzioni.
La statua del Nettuno originaria è opera di Stefano Salterio da Laglio, ma a causa dei danni subiti nel tempo essa è stata spostata alla fine del 1939 nel cortile del vicino palazzo Thun, mentre sulla fontana è presente dal 1945 una copia in bronzo realizzata nel 1942 da Davide Rigatti.
Sotto la statua del Nettuno la fontana è ornata da tritoni, cavalli marini ed altri gruppi scultorei, anch'essi originariamente opera di Stefano Salterio, poi sostituiti nel XIX secolo da copie eseguite dallo scultore Andrea Malfatti (1832-1917) su disegni del pittore Ferdinando Bassi (Trento, 1819 - Venezia, 1883). Il tritone superiore meridionale è un'ulteriore copia realizzata nel 1920 da Davide Rigatti.
Incisa su quattro mensole ai lati del fusto, a metà altezza, si legge la scritta «Magnificum hunc fontem», «cum acquarum perpetuo cursu», «[d]esperanti[bus] omni[bus]», «Franciscus An[tonius] Iongo tri[dentin]us fecit». In cartigli scolpiti ai lati del fusto sono incise le scritte «MDCCLXVIII» (1768) e «SPQT» (Senatus Popolusque Tridenti).
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.