La chiesa di San Michele di Salvenero è una chiesa ubicata nel sito campestre del villaggio di Salvennero, abbandonato alla fine del XVIII secolo; situato in territorio di Ploaghe, centro abitato della Sardegna nord-occidentale. L'edificio si trova a poca distanza dalla chiesa di Sant'Antonio di Salvenero e dai ruderi della chiesa di Sant'Antimu di Salvenero. Secondo lo storico G. F. Fara la chiesa fu fatta costruire dal judike Mariano I di Torres, ma secondo Vittorio Angius era stato il figlio Costantino I di Torres a fare edificare l'abbazia che fu cominciata nel 1133 e fu consegnata ai monaci dell'abbazia di Vallombrosa nel 1139 dal papa Innocenzo II, a seguito della bolla pontificia del 1138.
Il 24 maggio 1139 papa Innocenzo II concesse, alle due abbazie vallombrosane sarde di San Michele di Plaiano e di S. Michele di Salvennor, l'esenzione dalla giurisdizione vescovile, della potestà giudiziaria sui sudditi, chierici e laici, liberi e servi, nonché la conferma dei beni posseduti.
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