Citata in un documento del 1147 come parrocchia, è stata rimaneggiata nel XVI secolo, pur mantenendo le dimensioni e parti della struttura romanica originaria. È l'unica chiesa che si affaccia su Corso Libertà ad avere mantenuto l'originario orientamento sull'asse est-ovest e delle dimensioni piuttosto contenute. La tradizione popolare la vuole come luogo che diede rifugio a sant'Eusebio di Vercelli perseguitato dagli ariani.
All'interno la chiesa conserva gli affreschi di Girolamo Giovenone e Bernardino Lanino.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.