La chiesa è una delle più antiche della città: si dice che sia sorta sulle rovine di una scuola di aruspicinia etrusca, non lontano dall’Arco di Augusto. La presenza della chiesa è attestata fin dal 1163, dal 1285 diviene parrocchiale.
Sono ancora presenti resti della precedente chiesa medievale con il tetto a doppio spiovente e il campanile a vela. Presenta i finimenti in cotto: il portale ad arco a tutto sesto, sormontato da un rosone e una bifora e altre due finestre laterali con stipiti anche essi in cotto.
L'interno è a navata unica ed è decorato da altari in legno dorato, lavori di Leonard Chailleau, artista poliedrico francese del XVII secolo, conosciuto in Italia come Leonardo Scaglia, capace di organizzare considerevoli imprese decorative, attivo a Roma e nelle Marche. In fondo al coro è presente un dipinto del pittore manierista Silla Piccinini del 1585, raffigurante la Madonna con San Fortunato e San Giorgio; tra il 1584 e il 1585 Piccinini realizzò un drappellone raffigurante l’Assunzione della Vergine, oggi disperso.
Deve ancora essere ricollocato Il colossale baldacchino barocco in sfoglia oro che, prima dell'installazione andrà messo in sicurezza. Nell'abside i recenti restauri hanno svelato affreschi databili tra XIII e il XIV secolo.
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