Sorge nello stesso sito dove, in precedenza, era presente un'altra chiesa, risalente al XIV secolo. L'edificio fu poi ricostruito nel 1593-98 e venne completata del tutto nel 1790.
All'interno, a navata unica, sono presenti tre altari in stile barocco, in gessone ascolano opera di Giuseppe Giosafatti. Da non trascurare le tele: quella posta sull'altare maggiore raffigura San Cristoforo e Sant'Emidio, mentre, sull'altare di destra è raffigurato il Miracolo di San Nicola di Bari, entrambe di Lodovico Trasi. La tela raffigurante Le anime purganti, posta sulla parete destra, è di Nicola Monti. L'altare di sinistra, pressoché identico a quello posto sulla parete di fronte, fu probabilmente realizzato da Lazzaro Giosafatti successivamente agli altri due, ed ospita la Madonna dei Sette Dolori, di autore anonimo del XVII secolo. È presente nella chiesa un organo a canne datato 1763 di Gaetano Callido (op.3) la più antica opera superstite del celebre organaro.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.