Il Battistero di Osimo, conosciuto anche come chiesa di San Giovanni Battista, è un vero e proprio scrigno, che nasconde al suo interno alcune delle opere d’arte più affascinanti della città. La piccola struttura, edificata probabilmente intorno al XII secolo, è adiacente all’altrettanto splendida Cattedrale di San Leopardo, duomo di Osimo, e si trova su uno dei punti più alti del comune.
La decorazione del soffitto fu commissionata dal vescovo di Osimo Agostino Galamini al pittore Antonino Sarti nel 1629 che la terminò in soli cinque mesi, il 4 marzo 1630.
La parete dell'altare, affrescata probabilmente da Arcangelo Aquilini o dai decoratori del fregio Pellegrini e Gallotti, presenta una trama decorativa in tre parti. La prima contiene un affresco della Crocifissione, mostrata da due angeli che trattengono un grande sipario, in una specie di sacra rappresentazione; in particolare dal costato di Gesù esce sangue ed acqua, con riferimento ai sacramenti dell'eucaristia e del battesimo. La seconda parte rappresenta gli Apostoli Pietro e Paolo, con i simboli che li caratterizzano, le chiavi e la spada, e quattro Virtù (Fede, Speranza, Carità e Fortezza), in bianco e nero. La terza parte è costituita dalla pala d'altare con il Battesimo di Gesù databile alla seconda metà dei XVII secolo ed opera del pittore Melchior Jelli, incastonata in un altare ligneo di successiva fattura.
Il Fonte Battesimale in bronzo, databile 1629 ed opera dei fratelli recanatesi Tarquinio e Pier Paolo Jacometti, è diviso in tre livelli. Nel primo livello si trovano quattro tori che sostengono il fonte, nel secondo un catino guarnito da ghirlande unite tra loro da testine di putti alati, alternati a nodi di nastri fermati da un fiore.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.