La catacomba di San Pancrazio (detta anche di Ottavilla) è una catacomba di Roma, situata a Piazza San Pancrazio, presso la Basilica omonima. La catacomba è conosciuta soprattutto col nome del principale martire ivi sepolto, San Pancrazio, originario della Frigia, giunto a Roma con lo zio Dionisio dopo la morte dei genitori, decapitato nel 304 per essersi rifiutato di sacrificare agli dei; il suo corpo, abbandonato sulla via Aurelia, fu raccolto da una matrona cristiana, Ottavilla, che lo fece seppellire nel cimitero più vicino, probabilmente di sua proprietà. Il culto di San Pancrazio si diffuse molto nel medioevo, a tal punto che la catacomba che porta il suo nome era una delle poche di Roma che fu sempre visitabile dai pellegrini.
Scavi condotti agli inizi degli anni trenta del XX secolo sotto il pavimento della basilica di San Pancrazio hanno permesso di scoprire una strada d'epoca romana che tagliava in due diagonalmente la basilica; ed inoltre sono venuti alla luce mausolei e tombe terragne, sia all'interno della basilica sia nel piazzale antistante, cosa che ha evidenziato che il cimitero ipogeo comprendeva anche una sviluppata area funeraria nel sopraterra.
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