L'edificio, a pianta subellittica di mt. 94 x 66, è realizzato in opera mista e blocchi di calcare; parzialmente appoggiato alla roccia collinare, presenta due ingressi principali sull'asse maggiore. Tutto intorno una pavimentazione in lastricato calcareo, mentre sotto la cavea, in gran parte sparita, sono stati evidenziati vari ambienti radiali, di cui alcuni pavimentati in semplice mosaico bianco e nero o a mattoncini (opus spicatum).
Nel corso degli scavi sono state rinvenute due iscrizioni traiane, databili al 115, che ricordano una ricostruzione effettuata a cura dell'imperatore. Molto interessante la galleria esplorata sotto l'arena, che era coperta da volta a botte, oggi crollata, raggiungibile dal foro attraverso un lungo corridoio ipogeo; all'estremità occidentale un ambiente semilunato con una grande nicchia rettangolare, sui lati una serie di mensole in calcare che forse sostenevano un impalcato ligneo.
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