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Acquedotto romano della Formina

Acquedotto romano della Formina

Le prime notizie riguardanti l'acquedotto si hanno grazie agli statuti narnesi che risalgono al 1371. Secondo un'epigrafe riportata da padre Ferdinando Brusoni nel XVIII secolo, l'acquedotto dovrebbe essere stato costruito da Marco Cocceio Nerva, avo dell'imperatore omonimo, nel 27 d.C.

L'acquedotto raccoglieva le acque di sette sorgenti lungo un percorso di 13 chilometri e la pendenza media si aggirava sul cinque per mille. Dall'origine, o per meglio dire dalla base del “Bottino con caduta” che è a quota m. 318 s.l.m, alla cinta muraria di Narni, si ha un dislivello di m. 62,5 pari a una pendenza media del 4,9 per mille.

L'opera era caratterizzata da quattro ponti (Ponte Cardona e Ponte Vecchio sono ancora ben conservati), tre trafori (S. Biagio, Monte Ippolito e S. Silvestro dei quali il più lungo misura 700 metri) e contava 55 pozzi e 139 bocchette. L'acquedotto della Formina, quando non fu più utilizzato per la città di Narni, dal 1923 in poi, venne abbandonato e sfruttato in parte, attraverso delle stazioni di pompaggio, per le frazioni di Itieli e S. Urbano. Presso quest'ultima si trova il caput aquae (capo dell'acqua).

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

Orario Apertura

La visita si effettua nel periodo di Mag. a Ott. nei giorni festivi e prefestivi su prenotazione, almeno 10 giorni prima.
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Biglietti

Servizi

  • Visite Guidate

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05035 Narni - Terni
Tel: +39 0744 722292
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Aggiornamento Pagina: 18/08/2023