L’abbazia di Santa Maria di Falleri sorge all’interno della cinta muraria di Falerii Novi, città fondata nel 241 a.C. per i deportati della vicina Falerii Veteres (oggi Civita Castellana) distrutta dai Romani perché ribellatasi. Alla fine del X secolo o al principio dell’XI gli abitanti del nuovo centro si trasferirono nella vicina Civita Castellana e probabilmente in quella occasione i Benedettini si insediarono a Falerii Novi e vi eressero un monastero. Secondo alcuni autori la chiesa di Santa Maria esisteva già e costituì il primo nucleo del nuovo complesso, altri ne datano invece la costruzione al XII secolo, attribuendola ai Cosmati, su commissione cistercense, o ai Cistercensi stessi, una cui colonia proveniente da Saint Sulpice si trasferì nell’abbazia nel 1143.
La pianta dell’edificio religioso è a tre navate, di cui la centrale è il doppio di quelle laterali caratterizzate da un sistema alternato di pilastri maggiori cruciformi, pilastri minori quadrati (nelle prime due campate verso l’ingresso) e (nelle due campate verso il transetto) colonne. Queste ultime, sono realizzate con l’assemblaggio di pezzi di riuso, presi dai resti della città romana e riadattati al nuovo utilizzo. Di particolare pregio i quattro capitelli, tutti differenti tra loro, di cui i primi due che si incontrano, sino stati rilavorati prima di essere posti in opera, mentre degli altri due, quello a destra di chi guarda realizzato ex novo in periodo medievale. L’ultimo capitello è un elemento molto interessante perché mostra figure umane scolpite e abbigliate come soldati romani. La parte più affascinante della costruzione, è però rappresentata dalla zona del transetto, dove, a sorpresa, si aprono ben cinque absidi e non tre come ci si aspetterebbe. Questo modello architettonico, può essere considerato un unicum in Italia, dato che altri esempi non ce ne sono, e la tipologia è prettamente francese.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.