![Museo della Contrada dell' Istrice](/component/ajax/?p=image&src=%7B%22file%22%3A%22images%2Fmusei2%2Fmuseoistrice.jpg%22%2C%22thumbnail%22%3A%22900%2C420%2C%22%7D&hash=31c9d95e)
Museo della Contrada dell' Istrice
Musei del Palio
Negli attigui locali della Contrada si conservano tele raffiguranti San Carlo e San Cristoforo (XVII secolo), una pala con la Madonna, il Bambino e i santi Vincenzo e Anastasio. L'affresco a centina, che si ritrova sul muro esterno dell'oratorio raffigurante Gesù benedicente è, secondo il Bisogni, il più antico affresco conservato a Siena (inizi XIII secolo). Un altro affresco staccato dalla stessa parete raffigura la Madonna col Bambino e i santi titolari (XVI secolo ). Notevole un gruppo di tele di scuola napoletana tra il XVII e il XVIII secolo: La sacra famiglia con san Giovannino (copia dal Solimena); San Carlo Borromeo (Paolo de Maio ); San Francesco Borgia, dipinto da Pietro Bardellino intorno al l770; la Coronazione di spine di Giuseppe Bonito, dipinta intorno al 1740; Gesù nell'orto (cerchia di Francesco Trevisani, XVIII secolo); il Martirio di san Bartolomeo (copia da Alessandro Casolani).
Da notare anche una tempera su tavola di Sano di Pietro (1406-1481) con la Madonna, il Bambino, angeli e santi. Sul pavimento, invece, è situato il sepolcro marmoreo del cavaliere provenzale Luigi de Chamelet, deceduto a Siena durante la peste nera del 1348. I locali hanno inglobato l' abside dell' oratorio e una cisterna, dalla quale provengono ceramiche medievali e rinascimentali e vetri antichi, attualmente esposti in teche. Senza dimenticare, ovviamente, l’ importanza ed il valore della serie di monture che risalgono fino al 1786, e le armi e gli argenti e i paramenti sacri.