![Tempio di Giunone](/component/ajax/?p=image&src=%7B%22file%22%3A%22images%2Farcheoarea%2Ftempio-giunone.jpg%22%2C%22thumbnail%22%3A%22900%2C420%2C%22%7D&hash=ae20344e)
Tempio di Giunone
Il tempio di Hera Lacinia, noto anche come tempio di Giunone (dal nome romano della dea) o tempio D, è un tempio greco dell'antica città di Akragas sito nella Valle dei Templi di Agrigento.
Fu edificato nella seconda metà del V secolo a.C., intorno al 450 a.C. e appartiene come epoca e come stile al periodo del dorico classico. Sono stati rilevati segni dell'incendio del 406 a.C. dopo il quale è stato restaurato in età romana, con la sostituzione delle originarie tegole fittili con altre marmoree e con l'aggiunta del piano inclinato alla fronte orientale.
L'edificio è un tempio dorico periptero con 6 colonne sui lati corti (esastilo) e 13 sui fianchi, secondo un canone derivato dai modelli della madrepatria ed utilizzato anche per il tempio "gemello" della Concordia con il quale è accomunato anche dalle dimensioni generali e dalle misure, quasi standardizzate di alcuni elementi costruttivi. Le dimensioni complessive sono di circa m 38,15x16,90.
Verso la fine del III secolo a.C., un politico, censore e console romano di nome Quinto Fulvio Flacco, citato più e più volte da autori latini ragguardevoli e provvisti di rinomanza come Tito Livio, Eutropio e Svetonio, spogliò il tempio di Giunone Lacinia del tetto, costituito interamente in marmo.