Costruito nel 1703 su progetto di Simone Mancuso accanto alla chiesa di S. Giuseppe, è un edificio a pianta irregolare che ha ospitato il convento dei Padri Filippini dalla prima metà del ‘700 fino al 1886, anno in cui furono soppresse le Corporazioni Religiose, trasferendo la proprietà del palazzo al Comune.
Alla fine del ‘900 fu sede di un Istituto Tecnico e di una scuola elementare; ai restauri del 1999, seguiti a decenni di abbandono e a una chiusura per inagibilità, si sono aggiunti quelli del 2009, che lo hanno trasformato in uno scrigno delle più belle opere d’arte del comune di Agrigento, come l’esposizione permanente di artisti dell’800 siciliano.
Affascinanti sono il grande cortile ad archi su pilastri, le volte a crociera nella parte sud e un atrio con pozzo centrale dall’armatura di ferro, oltre ai pavimenti a ciottoli e mattoni a strisce longitudinali e a una scala in pietra nera con volte a crociera e a botte sulle rampe.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.