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Pietro Lombardo


Pietro Lombardo (Carona, 1435 circa – Venezia, 1515) è stato uno scultore e architetto italiano.

Era figlio del tagliapietra Martino da Carona. Dalla fine dell'Ottocento alcuni studiosi gli hanno attribuito il cognome Solari, identificando il padre con un lapicida attivo presso la chiesa di San Francesco Grande di Milano e poi all'Isola Bella (Lago Maggiore). Risulta però più probabile che il padre fosse quel Martino di Giovanni iscritto alla mariegola della Scuola di San Cristoforo di Venezia nella prima metà del Quattrocento assieme ad altri importanti artisti.

Il Lombardo si sarebbe quindi formato a Venezia (un'educazione "non comune" come affermò lui stesso in due documenti del 1474 e del 1479), trasferendosi poi a Padova negli anni 1450. Allora la città veneta stava attraversando una vivace stagione artistica e attirava diversi artisti del calibro di Bartolomeo Vivarini o di Giovanni e Gentile Bellini. Prima opera nota è, con tutta probabilità, la Sant'Eufemia, commissionata da Roberto de Mabilia per la Concattedrale di Santa Maria Assunta. L'opera sicuramente più importante del periodo padovano è comunque il Monumento funebre ad Antonio Roselli (1464-1467) nel Santo, che dimostra la conoscenza delle più aggiornate tendenze fiorentine di Bernardo Rossellino e Desiderio da Settignano.

Sul finire degli anni sessanta si trasferisce a Venezia, dove partecipa alle decorazioni marmoree del coro dei Frari (1468-1475), e la sua mano è probabilmente identificabile nei Dottori della Chiesa sotto gli amboni; nella stessa chiesa realizza inoltre la Lastra funebre di Lorenzo Diedo, dimostrando il medesimo stile interessato al basso rilievo e alle ricche decorazioni. Capolavori della prima attività veneziana sono il Monumento funebre al doge Pasquale Malipiero (morto nel 1461) in Santi Giovanni e Paolo e il presbiterio della chiesa di San Giobbe, voluto come luogo sepolcrale dal doge Cristoforo Moro (morto nel 1471), dove dimostra tutta la sua capacità decorativa e fanno il proprio esordio i figli Tullio ed Antonio.