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Massimiliano Soldani Benzi

Massimiliano Soldani Benzi


Massimiliano Soldani Benzi (Montevarchi, luglio 1656 – Montevarchi, 23 febbraio 1740) è stato un pittore, scultore e medaglista italiano.

Rampollo dei Soldani, ricca famiglia montevarchina, e dei Benzi, nobile famiglia di Figline Valdarno e magnati della città di Firenze, nacque in Montevarchi e qui fu battezzato il 15 luglio 1656 nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo a Cennano. I Soldani, la famiglia paterna, oltre al palazzo signorile nella via maestra di Montevarchi possedevano anche la Fattoria di Petriolo a Galatrona, nei pressi di Mercatale, dove Massimiliano passò tutta la sua infanzia e dove fin dall'inizio dimostrò un precoce talento scultoreo tanto che, ancora bambino, si divertiva a modellare delle figurine in argilla che poi il padre faceva cuocere. Un cappuccino che frequentava la casa, probabilmente del convento di Montevarchi, gli insegnò poi a preparare i colori e a smaltare la terracotta.

Il granduca lo richiamò a Firenze nel 1684 per impiegarlo alla zecca granducale, permettendogli anche di avere, all'interno dell'edificio, un suo laboratorio privato. Poco dopo, però, venne «mandato a Parigi dal suo Sovrano per raffinarsi nello studio delle medaglie [e qui] ebbe l'onore di fare in medaglia di straordinaria grandezza il ritratto di Luigi XIV». Tanti successi, quando tornò a Firenze nel 1686, gli valsero il titolo di Mastro dei Conii e Custode della Zecca, le due massime cariche dell'istituto che lasciò al suo allievo Lorenzo Maria Weber solo nel 1723.

Oltre alle medaglie che lo resero una star del cesello, tra le altre sue opere più celebri la Venere dei Medici e il Fauno Danzante realizzate in bronzo da originali in marmo della collezione granducale per conto di John Churchill, primo Duca di Malborough, nel 1711. Ancora visibili nella Hall del Palazzo di Blenheim sono ritenute due meraviglie del patrimonio artistico inglese. Notevoli anche i modelli in cera realizzati per le sculture di ceramica della Manifattura di Doccia, oggi in mostra al museo Richard-Ginori.

Continuò con i lavori su commissione fino a quando non si ritirò definitivamente dall'attività artistica nel 1736 e si trasferì nel suo palazzo di Montevarchi dove, tra il 1706 e il 1709, aveva diretto i lavori di riedificazione della collegiata di San Lorenzo e vi era proposto suo fratello Angiolo Domenico. Massimiliano, a Montevarchi, aveva anche due sorelle entrambe monache ma una agostiniana nel monastero di Santa Maria del Latte e l'altra benedettina in quello di Sant'Angelo alla Ginestra. Morì tre anni più tardi per un colpo apoplettico.

Venne tumulato nella chiesa di San Pier Maggiore a Firenze.