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Giovanni Antonio Amadeo

Giovanni Antonio Amadeo


Giovanni Antonio Amadeo (Pavia, 1447 – Milano, 28 agosto 1522) è stato uno scultore, ingegnere e architetto italiano.

Nel 1470 gli venne commissionato, da Bartolomeo Colleoni, il completamento della sua cappella funeraria, la Cappella Colleoni a Bergamo, che era stata iniziata da Guiniforte e Francesco Solari. Amadeo aggiunse delle decorazioni policrome e diverse sculture in stile antico, alcuni medaglioni, piccole colonne, busti, altorilievi di "storie dall'Antico Testamento" e "storia di Ercole". Amadeo disegnò anche il monumento a Medea Colleoni, per la chiesa di Santa Maria della Basella a Urgnano. La tomba del condottiero venne realizzata in collaborazione con altri artisti, e Amadeo eseguì gli altorilievi del sarcofago inferiore e del più piccolo sarcofago superiore oltre a sette statue delle Virtù.

Amadeo ottenne dal duca Galeazzo Maria Sforza l'incarico di lavorare per diversi anni alla Certosa di Pavia. Durante il periodo 1473-1476, Amadeo realizzò la metà dei bassorilievi del lato destro della facciata. Nel 1480 l'arco dei Martiri persiani nel monastero degli olivetani di Cremona (rimangono quattro altorilievi in marmo datati 1484). Sempre a Cremona esistono due statue di Giustizia e Temperanza a lui attribuite, e altri altorilievi nel Museo delle antichità di Parma. Nel 1485 collaborò, con suo cognato Pietro Antonio Solari in alcune opere per l'Ospedale Maggiore di Milano, un progetto del quale divenne direttore dieci anni dopo.

Amadeo collaborò anche alla costruzione del Duomo di Milano e con Donato Bramante alla costruzione della facciata di Santa Maria presso San Satiro a Milano. Nel 1488 Amadeo ricevette una commissione, dal cardinale Ascanio Sforza, per la direzione dei lavori del nuovo Duomo di Pavia, collaborando nuovamente con Bramante che ebbe però un ruolo minore. In questo periodo fu anche ingegnere ducale di Ludovico il Moro, disegnando delle fortificazioni a Chiavenna e Piattamala, oltre che alla riparazione di strade e ponti in Valtellina e nel XVI secolo all'esecuzione di opere idrauliche. Nel 1489 realizzò la grande arca di San Lanfranco Beccari per la chiesa di San Lanfranco a Pavia. Per Ludovico realizzò anche una loggia nel Palazzo ducale di Vigevano, oltre ad alcune statue per il Duomo di Milano. Dal 1495 diresse i lavori per la chiesa di Santa Maria presso San Celso a Milano. Dal 1497 diresse i lavori al Duomo di Milano, realizzando il tiburio nel 1500, succedendo a Giovanni Nexemperger.