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Gaudenzio Ferrari

Gaudenzio Ferrari


Gaudenzio Ferrari (Valduggia, fra il 1475 e il 1480 – Milano, 31 gennaio 1546) è stato un pittore e scultore italiano.

Le poche notizie sull'apprendistato del giovane artista, destinato a diventare uno dei massimi esponenti dell'arte italiana del XVI secolo, lo collocano in quella Milano in cui, al termine del Quattrocento, si avverte con forza l'influenza di Leonardo, di Bramante, ma anche dei più anziani Vincenzo Foppa e Bernardino Zenale.

Tra le opere del primo decennio del XVI secolo, quando ormai Gaudenzio può vantare il titolo di magister, vanno menzionati gli affreschi della Cappella di Santa Margherita (1507) nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Varallo ed il Polittico di Sant'Anna (1508), realizzato per l'omonima chiesa in Vercelli (ora smembrato e diviso tra la Sabauda di Torino e la National Gallery di Londra) nel quale è riconoscibile il debito artistico verso il Bramantino.

Nella stessa decade ha inizio la collaborazione di Gaudenzio ai lavori del Sacro Monte: sue sono le splendide statue lignee nella cappella dell'Annunciazione e in quella di Gesù che sale la scala del Pretorio (figure di Cristo e del "Manigoldo").

Nel decennio successivo si colloca la realizzazione del grande ciclo di affreschi con le Storie della Vita e Passione di Cristo realizzate sul tramezzo della chiesa di S. Maria delle Grazie a Varallo. In un'opera così impegnativa, Ferrari si vale delle lezioni apprese nel suo apprendistato milanese (le architetture del Bramante, i paesaggi rocciosi di Leonardo da Vinci, ecc.) e nel suo viaggio romano; ma è tutt'altro che immemore, forse per impulso diretto di quei committenti francescani ai quali rimarrà sempre legato, dell'opera analoga realizzata sulla parete di San Bernardino in Ivrea da Giovanni Martino Spanzotti.