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Amalia Dupré


Maria Luisa Amalia Dupré, nota come Amalia Dupré (Firenze, 26 novembre 1842 – Firenze, 23 maggio 1928), è stata una scultrice italiana.

Nacque da Giovanni Dupré e Maria Mecocci a Firenze, nel 1842. Fin da piccola fu educata al disegno e divenne assistente del padre, che aiutò in quasi tutte le sue opere.

Nel 1862 scolpì un Giotto fanciullo che fu presentato accanto ad altre opere del padre nel 1867 all'Esposizione Universale di Parigi (il gesso è conservato a villa Dupré a Fiesole). Questa prima opera ricevette un netto apprezzamento dalla critica, che ne lodava la naturalezza.

Sempre nel 1867 eseguì un rilievo funebre per la tomba Ravaschieri nel cimitero di Napoli, lodato in una poesia di Andrea Maffei.

Negli anni successivi la Dupré eseguì vari bassorilievi funebri e un San Pietro in catene (1869, Museo dell'Accademia). Nel 1872 scolpì il monumento funebre per la sorella Luisina per la cappella di famiglia nel cimitero di Fiesole, composto dal sarcofago con sopra l'immagine della defunta distesa, e un anno dopo il rilievo Suora di Carità che guida i giovanetti dell'asilo per la tomba di Francesco Aliotti nel cimitero urbano di Arezzo.

Alcune sue opere furono menzionate nei Ricordi dal padre (1879, quindi anteriori): una Matelda in gesso; il Monumento funebre ad Adele Stracchi; un San Giovanni e un Angelo in marmo per la cappella di una villa della marchesa Pieri Nerli di Siena; un Angioletto in gesso e una Madonna col Bambino in marmo per la badia fiorentina; una piccola pila per l'acqua santa con santa Edvige per la contessa Talon di Parigi; la lunetta per lo studio Dupré in Borgo Pinti; una copia ridotta in bronzo della Pietà del padre; una Santa Caterina in terracotta per la cappella del Pio Ricovero delle orfanelle a Siena; le Virtù teologali in marmo per Raffaello Agostini di Firenze.

Il suo lavoro più importante fu però nel duomo di San Miniato, dove eseguì una serie di bassorilievi funebri: la Religione per la tomba del vescovo Poggi, la Storia per Bernardo Buonaparte, la Fisica per il professor Gioacchino Taddei, la Poesia per il poeta Pietro Bagnoli; inoltre otto Santi che ornano il pulpito.