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Melozzo da Forlì

Melozzo da Forlì


Melozzo di Giuliano degli Ambrosi, detto Melozzo da Forlì (Forlì, 1438 – Forlì, 1494), è stato un pittore e architetto italiano, massimo esponente della scuola forlivese di pittura nel XV secolo.

Fu uno tra i grandi del rinascimento insieme al suo discepolo Marco Palmezzano. Unì l'uso illusionistico della prospettiva, tipico di Andrea Mantegna, a figure monumentali rese con colori limpidi, vicine ai modi di Piero della Francesca. La luce tersa della sua pittura richiama quella dei "pittori di luce" fiorentini, come Domenico Veneziano e l'ultimo Beato Angelico. Fu il primo a praticare con grande successo lo scorcio dal basso, "l'arte del sotto in su, la più difficile e la più rigorosa", ottenendo quella particolare prospettiva che viene perciò detta melozziana.

Tra i discepoli diretti, si segnala il pittore Marco Palmezzano, certamente il più famoso, anch'egli appartenente alla scuola forlivese. In architettura, influì fortemente sull'opera di un altro forlivese, Pace di Maso del Bombace. Morì a Forlì nel 1494 e la sua tomba si trova all'interno della chiesa della Santissima Trinità.