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Jacobello del Fiore

Jacobello del Fiore


Jacobello del Fiore (Venezia, 1370 circa – 1439) è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.

Jacobello fu allievo con il fratello Nicolò (morto ante 1404) del padre Francesco del Fiore (morto nel 1414), anch'egli pittore attivo a Venezia, ma di cui non ci sono pervenute opere certe. Lo stile di Jacobello del Fiore, nel corso della sua carriera, mutò alcune caratteristiche peculiari, dato che alle influenze paterne subentrarono quelle di Lorenzo e di Paolo Veneziano, e il goticismo 'duro' e 'severo' venne 'addolcito', grazie alle derivazioni di Gentile da Fabriano. Nel suo ultimo periodo artistico, Jacobello del Fiore si avvicinò ad un decorativismo sostanzialmente meno creativo e meno ispirato.

Dalle Marche scese in Abruzzo, dove realizzò il Polittico di Cellino (conservato all'Aquila, presso il Museo Nazionale d'Abruzzo, proveniente dalla parrocchiale di Cellino Attanasio); la predella dell'Ancona di San Giacomo (ora nel Museo Capitolare di Atri e un tempo nella concattedrale di Santa Maria Assunta di Atri) e il polittico di Teramo, esposto e conservato nella Cappella di San Berardo del Duomo di questa città.

Nel polittico del Duomo, sua ultima opera (1439), appare la prima raffigurazione della città di Teramo. Questo dipinto su tavola proviene dalla chiesa di Sant'Agostino ed è considerato il suo capolavoro: è composto da 16 tavole ed è dotto di una ricca carpenteria lignea.