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Gerolamo Colleoni

Gerolamo Colleoni


Gerolamo Colleoni (Bergamo, 1498 - 1500 – Bergamo, 1570 1573) è stato un pittore italiano.

Figlio di Gian Galeazzo originario di Calusco d'Adda e appartenente ad un ramo della famiglia Colleoni, risulta abitare a Bergamo nella vicina di santa Grata inter Viter nel 1527. Il padre Gian Galeazzo risulta essere indicato come chierico in più chiese mentre in due atti notarili risalenti al 1477 e al 1501 era nominato come Judice et Causidico pergami mentre il nonno Giacomo è indicato in alcuni atti come padre di Galeazzo ma di cui non si conosce la professione. La famiglia era composta da altri tre figli: Filippo che verrà indicato in documenti con la medesima attività paterna, Michele che intraprese la carriera ecclesiastica, e Vincenzo di cui si hanno poche notizie.

Poco si conosce di questo artista, iniziò a lavorare nella seconda e terza decina del XVI secolo come risulta da un atto notarile redatto dal notaio Zaccaria Colleoni nel 1526 dove documenta una sua collaborazione con Jacopino Scipioni per la realizzazione degli affreschi nella chiesa di san Giovanni in Civitatula.

Molte delle sue opere essendo d'affresco sono andate perse, sia per il degrado dovuto al tempo, ma anche per le ristrutturazioni e demolizioni eseguite presso le chiese da lui affrescate o rimodernate seguendo i canoni della Controriforma. Il primo lavoro da cui si ha documentazione è una pala d'altare per il monumento funebre del vescovo Luigi Tasso raffigurante Madonna col Bambino, il vescovo Tassi e i santi Antonio e Agostino, dipinto conservato nella sagrestia della chiesa di Santo Spirito. Rimane sicuramente una sua opera importante nella chiesa di san Bernardino a Lallio. Sulla facciata, anche se sbiaditi, sono visibili la raffigurazione di san Cristoforo, san Bernardino e angeli, l'affresco sulla cupola raffigurante l' Ascensione, che avendo subito troppi rimaneggiamenti risulta alterato da quello che doveva essere l'originale, così come i dodici apostoli, la simbologia dei quattro evangelisti pur rimanendo riconoscibile il suo tratto pittorico.

Sono meglio conservati gli affreschi posti nelle due cappelle dedicate a santa Caterina e san Rocco, raffiguranti San Rocco, santa Margherita e Le nozze mistiche di santa Caterina. lo stile, le linee indicano che il pittore aveva studiato le opere di Bernardino Luini così come del Lotto, in particolare gli affreschi di san Gerolamo penitente, dell' Annunciazione e la Disputa di S. Caterina con i filosofi rievocano e riconducono agli ambienti e le impostazioni tipiche lottesche.