Domenico Fetti

Domenico Fetti


Domenico Fetti, detto anche Feti (Roma, 1589 – Venezia, 16 aprile 1623), è stato un pittore italiano di età barocca.

Fetti studiò con Lodovico Cigoli. Nel 1614 si trasferì a Mantova come pittore di corte dei Gonzaga su richiesta del duca Ferdinando. Qui creò le sue opere più note, per le quali è infatti noto come il "Mantovano".

Nella sua bottega mantovana, lavoravano sia il padre Pietro che la sorella Lucrina, suora e pittrice. A Mantova si trovano le sue opere principali, tele ad olio e affreschi. Molte le opere eseguite per le chiese della città, tra queste risaltano l'Apoteosi della Redenzione che affresca la volta dell'abside della Cattedrale di San Pietro (Duomo) e alcuni dipinti per la chiesa di Sant'Orsola, i Martiri, Viani che offre a Margherita Gonzaga la chiesa di Sant'Orsola e la Moltiplicazione dei pani e dei pesci conservati ora nel Palazzo Ducale di Mantova.

Fetti fu un naturalista tra i più originali del Seicento, che nella ruvidezza del tratto si rifece al Caravaggio e al Rubens. A Mantova egli cercò pure di imitare Giulio Romano. Divenne celebre per la serie di alto livello delle parabole evangeliche, tra le quali si annovera quella dei Ciechi, del Buon Samaritano, e del Figliol Prodigo.

Nel 1622 si trasferì a Venezia dove vi morì dopo breve malattia il 16 aprile 1623. Nel suo breve periodo veneziano abbandonò la pittura monumentale dedicando maggiore attenzione ad episodi di vita popolare.

Opere in Italia