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Bernardino de Conti

Bernardino de Conti


Bernardino de Conti (Castelseprio, 1470 – Pavia, 1523) è stato un pittore italiano.

Figlio dei "maestro" Baldassarre, domiciliato a Milano nel 1494, come conferma la firma "Bernardinus de Cornite de Mediolani", scritta dall'artista in molti quadri; poche risultano le informazioni sulla vita del pittore appartenente, secondo alcuni storici dell'arte, alla casata dei conti di Castel Seprio, come attestato dalla firma impressa sul Ritratto maschile conservato a Roma nella collezione Sterbini.

La sua formazione artistica si compì a Pavia, utilizzando come modelli di riferimento Vincenzo Foppa e i pittori lombardi preleonardeschi. Le sue opere firmate attestano una grande predilezione per i ritratti di personaggi importanti della vita politica lombarda e in una misura minore un certo interesse per le tematiche sacre, degnamente rappresentate dalla serie di Madonna col Bambino (1523) e dagli Angeli ed anime del Purgatorio (1502).

Tra le opere eseguite tra il 1496 ed il 1523 si ricordano: il Ritratto di Francesco II Sforza bambino (1496), nella Pinacoteca Vaticana; il Ritratto maschile (1497), nella collezione Crespi di Milano; il Ritratto di prelato (1499), nei Musei di Berlino-Dahlem; il Ritratto di Charles d'Amboise (1500), conservato presso la Pinacoteca civica di Varallo (1500); il Ritratto di Sisto della Rovere (1501), nel Schlossmuseum di Berlino; il Ritratto di Catellano Trivulzio (1505) nel Brooklyn Museum; il Ritratto di Alvise da Besozzo (1506), nei Musei di Berlino.

Se abitualmente i critici d'arte inseriscono, per le opere a sfondo religioso, Bernardino de Conti nelle file dei leonardeschi, il pittore soprattutto nell'esecuzione dei ritratti si dimostrò più autonomo, sia per la vista di profilo tradizionalmente lombarda sul fondo neutro o scuro, con un'attenzione ai dettagli del costume che fanno pensare a una sua familiarità con la miniatura, sia per una durezza plastica e disegnativa di derivazione nordica.