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Andrea Sacchi

Andrea Sacchi


Andrea Sacchi (Roma, 30 novembre 1599 – Roma, 21 giugno 1661) è stato un pittore italiano.

Andrea Sacchi era figlio di Benedetto, pittore mediocre, e grazie al biografo Giovanni Pietro Bellori sappiamo che il giovane Andrea entrò dapprima nella bottega di Cavalier d'Arpino e poi in quella di Francesco Albani, di cui fu l'ultimo allievo.

Nel 1621 si trasferì a Roma, dove trascorse la maggior parte della sua vita. Nella città eterna, assieme a Pietro da Cortona, fu attivo nella cerchia di Cassiano dal Pozzo e del cardinale Antonio Barberini.

Fu contrapposto a Pietro da Cortona come rappresentante del gusto e della tradizione aulica dei Carracci, in particolare di Annibale.

Alcune sue composizioni religiose sono giustamente considerate tra le più nobili del Seicento romano. Tra queste, le sue opere di maggior rilievo sono Il miracolo del corporale (1626) e la Visione di san Romualdo (1631), entrambe conservate presso la Pinacoteca Vaticana.

La sua opera più nota è probabilmente l'affresco raffigurante l'allegoria della Divina Sapienza (1629-1632) che decora la volta di un ambiente del piano nobile di Palazzo Barberini. La composizione glorifica le virtù di Urbano VIII Barberini anche attraverso complesse tematiche astrologiche ed astronomiche che probabilmente hanno tangenze con gli studi e le scoperte di Galileo Galilei.

Tra altre le sue fatiche, si può fare particolare menzione della Morte di sant'Anna per la chiesa di San Carlo ai Catinari (in loco), che riscosse l'apprezzamento addirittura di Diego Velázquez, che la vide durante il suo secondo soggiorno a Roma.

Andrea Sacchi morì nel 1661, lasciando per testamento che gli si erigesse un monumento funebre in San Giovanni in Laterano, realizzato con busto da Paolo Naldini ed epitaffio dettato dal suo biografo Bellori.