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Andrea Casali

Andrea Casali


Andrea Casali (Roma, 1705 – Roma, 1784) è stato un pittore italiano.

Importante esponente del periodo Rococò, nacque a Roma nel 1705 e fu allievo di Sebastiano Conca. Alcune fonti inglesi dell'Ottocento gli attribuiscono erroneamente una data di nascita posteriore, intorno al 1720. Nel 1725 ottenne il secondo premio per la II classe del Concorso Clementino, che fu il punto di partenza per la notorietà.

A Roma nel 1728 ricevette la sua prima commissione importante, dipingendo un ciclo di 32 lunette raffiguranti le storie della vita di San Domenico nel chiostro della Basilica di San Sisto Vecchio, durante il pontificato di Benedetto XIII. In seguito a quest'opera, venne premiato con la nomina a cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro. Nel 1729 dipinse San Filippo Neri in estasi e due ovali raffiguranti santi francescani nella chiesa di San Gregorio della Divina Pietà. In tale periodo eseguì anche diversi dipinti per alcune chiese di Rieti come i due ovali che rappresentano Santa Giacinta Marescotti e Santa Margherita in Sant'Antonio al Monte.

Nelle sue opere Casali conferma una certa equidistanza tra Francesco Trevisani e Sebastiano Conca - ai quali varie volte sue pitture sono state in modo erroneo attribuite - ma con una allure e una nobile eleganza di pretto gusto francese. Qualità perfettamente sostenute anche dall'abituale ricercatezza dell'abbigliamento e dalla delicatezza dei volti nelle sue tele, che ben sostanziano la intima partecipazione di Casali alle fortune del Rococò, che egli ebbe modo di affinare con i soggiorni a Parigi e soprattutto a Londra. Infatti, dopo la morte nel 1740 del suo protettore, il cardinal Ottoboni, Casali decise di recarsi in Inghilterra, accettando l'invito di alcuni gentiluomini inglesi, tra cui Henry Howard, IV conte di Carlisle e sir Charles Frederick. Arrivò nel Regno Unito nella primavera del 1741 dopo una breve sosta a Parigi, dove venne ammesso all'Academie Royale de Peinture nel gennaio dello stesso anno.

La sua lunga permanenza, che durò più di due decenni, fu interrotta da un viaggio in Germania e Paesi Bassi nel 1748, durante il quale ritrasse lo statolder Guglielmo IV di Orange-Nassau e da un soggiorno a Roma di alcuni mesi tra il 1763 ed il 1764. Negli anni cinquanta del Settecento si dedicò particolarmente al ritratto, alla pittura religiosa ed a quella decorativa. Notevole è il ciclo del 1753 raffigurante le Arti e Bacco e Arianna a Ranston nel Dorset; l'ottagono con scene mitologiche conservato nella Argyll House a Richmond nel Surrey, eseguito dopo il 1758, è considerato uno dei lavori più riusciti. Espose alla Society of Artists e alla Free Society vincendo ben quattro premi tra il 1760 ed il 1766.

Intorno al 1767 tornò a Roma e vi rimase fino l'anno della sua scomparsa.