La casa-museo ospita cimeli e manoscritti pellichiani, donati in gran parte dalla sorella dello scrittore nel 1858. Al piano terreno una sala è dedicata all'opera letteraria di Pellico ed è possibile assistere ad un video introduttivo della durata di 30 minuti circa. Al primo piano una sala è dedicata ad un’ampia sequenza di riproduzioni di frontespizi delle “Mie prigioni”, a riprova della diffusione che ebbe l’opera di Silvio Pellico, pubblicata in centinaia di edizioni. Nell'elegante sala neoclassica è stato invece ricostruito uno studio di scrittore del 1800.