Ispirato ai grandi palazzi del Cinquecento, Palazzo Massimo fu costruito tra il 1883 e il 1887 da Massimiliano Massimo su progetto di Camillo Pistrucci. Il palazzo ospita un percorso espositivo che unisce criteri cronologici e tematici, evocando l’atmosfera delle storiche collezioni rinascimentali.
Attraversare le sue sale significa ripercorrere la storia artistica di Roma attraverso sculture, rilievi, affreschi, mosaici e sarcofagi provenienti dagli scavi condotti dal 1870 in poi. Il percorso si apre con l’evoluzione del ritratto romano, dalle origini aristocratiche alle nuove forme imperiali, accanto a celebri originali greci giunti a Roma dopo le conquiste militari, come la Niobide, il Pugilatore e il Principe ellenistico.
Il primo piano ospita rinomate copie romane di sculture greche, tra cui il Discobolo, l’Ermafrodito dormiente e l’Afrodite al bagno, e grandi sarcofagi come quello di Portonaccio, testimonianze della propaganda e del prestigio sociale dell’Impero. Il secondo piano presenta splendidi affreschi e decorazioni parietali provenienti da ville aristocratiche come la Villa di Livia e la Farnesina, che rivelano il gusto dell’élite romana.
Nel piano interrato una selezione dal Medagliere illustra l’economia antica attraverso monete, gioielli e oggetti quotidiani.
Di recente è stata riaperta anche la sezione Etrusca, rinnovata con un allestimento moderno e strumenti didattici aggiornati. Corredi funerari, urne cinerarie e reperti significativi raccontano la cultura etrusca e il ruolo di Roma come punto d’incontro tra civiltà mediterranee.