L'Isola Madre è la più grande dell'arcipelago delle Borromee sul Lago Maggiore. Larga 220 metri e lunga 330, l'isoletta è occupata da alcune costruzioni e soprattutto da giardini.
Notizie certe e documentate del Palazzo si hanno solo dal 1583, quando Renato I Borromeo incarica Pellegrino Tibaldi di avviare la costruzione di un palazzo. Abitato dalla famiglia tra Settecento e Ottocento, l’edificio viene adibito successivamente ad altri usi finché nel 1987 i Borromeo trasferiscono qui i preziosi arredi da altre proprietà della Lombardia. Le sale sono quindi sottoposte a un’opera di restauro e aperte al pubblico.
Il vero “colpo di scena” all’interno del palazzo è il Teatro delle Marionette, una collezione di apparati scenici, marionette e copioni tra le più ampie e meglio conservate al mondo. Nelle tre sale dedicate al Teatro, si alternano quinte e fondali dipinti su telai in legno, effetti speciali creati da congegni meccanici come la “macchina delle nuvole” e altri allestimenti che intorno al 1830 portano la firma dello scenografo del Teatro alla Scala di Milano, Alessandro Sanquirico.
I giardini si estendono in sette terrazze sull'isolotto dell'Isola Madre, originariamente abitato dal conte Lancillotto Borromeo all'inizio del Cinquecento. Furono progettati per il conte Vitaliano Borromeo in stile inglese alla fine del XVIII secolo sul sito di un agrumeto, e da allora sono rimasti sostanzialmente immutati. Tra i loro numerosi visitatori ci sono stati Napoleone Bonaparte, Gustave Flaubert e Théophile Gautier.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.