Villa Gallia, affacciata sul lungolago di Como, fu costruita tra il 1615 e il 1619 dall’abate Marco Gallio, nipote del cardinale Tolomeo, sul sito della precedente “villa-museo” di Paolo Giovio, che custodiva celebri collezioni di ritratti. L’edificio, caratterizzato da un impianto seicentesco con un grande salone centrale a doppia altezza decorato da affreschi mitologici attribuiti a Isidoro Bianchi e dai fratelli Recchi, presenta logge a triforio con colonne doriche oggi chiuse da vetrate, pavimenti in marmi policromi e soffitti lignei a lacunari. Nei secoli subì ampliamenti e modifiche in stile neoclassico e liberty, tra cui l’intervento di Simone Cantoni nel 1815 e la cancellata di Lodovico Pogliaghi con lavorazioni di Alessandro Mazzucotelli a fine Ottocento. Il parco, un tempo arricchito da un ninfeo seicentesco e oggi in parte inglobato da un istituto scolastico, ospita dal 1998 la scultura di Mimmo Paladino raffigurante la Medusa, dedicata a Gianni Versace.
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