Il Museo Leonessa d’Italia conserva e valorizza una parte consistente del patrimonio dedicato alla storia risorgimentale di Brescia, frutto principalmente delle donazioni che la cittadinanza ha destinato ai Civici Musei già a partire dalla fine dell’Ottocento.
Al suo interno è possibile trovare una cospicua collezione di reperti e documenti che sono ascrivibili a un periodo storico che va dal 1789, anno della Rivoluzione francese, al 1870 (presa di Roma), passando dall'ultimo periodo in cui la città fu sotto il dominio della Repubblica di Venezia (fine XVIII secolo), alla spedizione dei Mille (1860), alle guerre d'indipendenza italiane (1848, 1859 e 1866), con particolare attenzione alle dieci giornate di Brescia, ovvero alla sommossa popolare della popolazione bresciana contro l'occupazione austriaca che ebbe luogo dal 23 marzo al 1º aprile 1849, e alla Repubblica Bresciana (1797), ovvero uno stato preunitario di epoca napoleonica. È cospicua anche la raccolta dei cimeli legati al passaggio della città al Regno Lombardo-Veneto (1814), nonché dei reperti legati al politico e patriota bresciano Giuseppe Zanardelli.
La collezione del museo è costituita da bandiere, armi d'epoca, monete, medaglie, dipinti, ceramiche, sculture, lettere, bandi, trascrizioni di proclami, e stampe recuperate da lasciti, donazioni e acquisti dalle varie collezioni private, tra cui le più famose sono le tele del pittore bresciano Francesco Filippini e di Faustino Joli, riguardanti le dieci giornate di Brescia, e i ritratti di personaggi simbolo dell'epoca risorgimentale bresciana come Tito Speri, don Pietro Boifava e padre Maurizio Malvestiti.
L'esposizione dei reperti è accompagnata da un'accurata spiegazione del contesto storico a cui i cimeli si riferiscono, con particolare attenzione al legame di questi avvenimenti con Brescia e il territorio circostante. Su tutti, il museo tratta con un certo approfondimento gli eventi legati alla battaglia di Solferino e San Martino (24 giugno 1859), che avvenne non lontano dalla città. Questo scontro armato, la cui sanguinosità ispirò a Henry Dunant l'idea di fondare la Croce Rossa Internazionale, coinvolse Brescia anche da un punto di vista umanitario, con il ricovero in città di moltissimi soldati feriti nella battaglia. Di grande rilevanza, oltre alla raccolta di cimeli, è la collezione artistica di dipinti e sculture.