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Ogni prima domenica del mese, i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali sono gratuiti.

Archivio di Stato di Sondrio

Archivio Statale / SONDRIO

Il patrimonio documentario conservato nell'Archivio di Stato di Sondrio occupa circa seimila metri lineari di scaffalature.

Seguendo la descrizione riportata nella Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani si elencano i seguenti fondi:

I. Antichi Regimi: Pretura di Chiavenna (1818-1858), Pretura di Sondrio (1818-1858), Pretura di Ponte (1818-1858);

II. Stato Italiano: Prefettura di Sondrio (dal 1856-1963), Ufficio distrettuale delle imposte dirette di Sondrio (1961-1974), Tesoreria provinciale (1898-1913 e 1918-1929), Ufficio di leva di Sondrio (classi 1860-1939), Distretto militare di Sondrio (classi 1876-1945), Pretura di Chiavenna (1859-1930), Tribunale di Sondrio (1864-1928), Corte d'assise di Sondrio (1862-1868);

III. Archivi non periodizzabili: Atti dei notai (1321-1886), catasti: estimo grigione (1507-1853), catasto delle comunità (1773-1853 con annotazioni sino al 1856), catasto lombardo-veneto (1853-1940), Ospedale Civile di Sondrio (1821-1953), Ente comunale di assistenza di Sondrio (1937-1979), Santuario della Madonna di Tirano (26 pergamene datate 1485-1671 e documenti cartacei).

Archivi di famiglie e di persone: sezione particolarmente ricca, conserva documenti delle famiglie valtellinesi più illustri (XIII-XX secolo) come, ad esempio, la famiglia Delfini (1702-1802), i Donegani di Monte Stelvio (1773-1910), i Ninatti di Villa di Tirano (1683-1919), l'archivio Visconti Venosta (1266-1890), le carte di Angeloantonio Bianchi (1939-1947) relative al secondo conflitto mondiale e alla lotta partigiana.

Manoscritti della Biblioteca Civica Pio Rajna di Sondrio insieme con gli archivi delle famiglie Falcinelli di Madesimo (1660-1840), Lucini-Juvalta (1763-1869), Merizzi Parravicini (1727-1794), Pollavini (1790-1806) e i fondi Emilio Quadrio (1385-1899) e Romegialli (XV secolo-1884).

Il documento più antico conservato nel fondo notarile è un istrumento di donazione più dote rogato nel 1254 dal notaio Giovanni de Cerveno.

Considerando anche i documenti non originali, la pergamena più antica è una rielaborazione quattrocentesca in forma di memoriale della consacrazione della chiesta di Santa Eufemia di Teglio del 1117, destinata alla conservazione esposta.

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

Orario Apertura

Lun. e Ven.
8.00-13.30

Mar. e Gio.
8.00-17.00

Mer.
8.00-15.00

Biglietti

Gratuito

Servizi

  • Archivio
  • Mostre

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Via Perego, 1
23100 Sondrio
Tel: +39 0342 514551
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Aggiornamento Pagina: 06/05/2023