Edificata per volontà dei fratelli Michele e Giovanni Rabatta fra il 1398 e il 1414, la chiesetta di S. Spirito presenta una facciata ornata da un campanile a vela, un rosoncino, due finestre trilobate ed un protiro pensile arricchito dalle effigi e dagli stemmi di casa Rabatta. L'impianto è costituito da tre absidi, due delle quali pensili, poste sulla parete orientale, mentre l'ingresso è collocato a meridione. Sia l'abside centrale, semicircolare in basso e poligonale in alto, che le absidiole laterali, sono dotate di finestrelle ad ogiva e sono coperte da lastre di scisto. La chiesa di S. Spirito fu restaurata alla fine del secolo scorso e poi parzialmente ricostruita dopo i bombardamenti del 1917. Il linguaggio architettonico adottato si avvicina ai modi architettonici riconducibili al gusto romanico atesino, piuttosto che alla cultura artistica quattrocentesca diffusasi nel settore alpino orientale.