Il museo si rifà all'ambiente delle valli, alle risorse e al lavoro per utilizzarle e prevede un percorso che, partendo dalla Casa di vigilanza della Foce, visita le due stazioni di pesca di Pegoraro e Serilla ed il casone Coccalino, luogo di sorveglianza contro la pesca di frodo. Nei casoni e nelle tabarre, appositi magazzini per la costruzione e la conservazione degli attrezzi da pesca, sono visibili oggetti di arredo e strumenti di lavoro. Particolarmente interessanti sono i lavorieri, costituiti da una lunga serie di pali infissi nel fondo lagunare: tra loro collegati da una intelaiatura di pertiche e grisole (incannicciate), delimitano un perimetro cuneiforme nel quale una serie di bacini triangolari comunicanti consentono la cattura differenziata del pesce e delle anguille.
Sono pure documentate le attrezzature (barche, utensili), l'organizzazione generale degli addetti nei casoni, la manifattura e la commercializzazione del pescato.