Il Giardino Galvani di Vignola si trova in Via Soli, lungo le antiche mura che un tempo cingevano il castello della città, sul versante settentrionale. La sua origine risale ai primi decenni del XV secolo, quando la famiglia Galvani si trasferì a Vignola dalla vicina Ferrara, seguendo i nuovi feudatari del territorio, i Contrari. Inizialmente, il giardino aveva una funzione doppia: orto e giardino, come testimoniano i documenti che parlano di un erbario e vegetario. Si integrava perfettamente nel sistema difensivo del Castello, simboleggiando un equilibrio tra la bellezza del paesaggio (amoenitas) e la funzionalità militare (utilitas).
Nel periodo 1807-1810, il giardino fu trasformato in un raffinato esempio di giardino neoclassico su impulso del conte Giuseppe Galvani. L'attuale configurazione ortogonale, che richiama il giardino all’italiana, presenta piante ornamentali e officinali, intervallate da “cabinets-verts”, una passeggiata panoramica, un teatro di verzura e collezioni botaniche. Un belvedere con telescopio e una cortina vegetale che lo avvolge rendono questo spazio un angolo di grande fascino visibile anche dalla strada sottostante.
Probabilmente progettato da un architetto vicino a Francesco Maria Soli, che lavorò per la corte estense, il giardino divenne una meta frequentata dalla famiglia ducale, in particolare durante le vacanze estive. All'interno del perimetro del giardino si trova anche la torre difensiva eretta dalla famiglia Galvani al loro arrivo a Vignola, trasformata nel 1775 in una raffinata “colombara”.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.
