Museo etno-antropologico dichiarato dalla Regione Campania "Museo di Interesse Regionale" e iscritto all'Albo delle Fattorie Didattiche della Regione, svolge la sua attività fin dal 1995 impegnandosi nella didattica, nel turismo culturale, nella conservazione della memoria rurale locale e della promozione del territorio. È di proprietà ed è gestito da un'associazione culturale senza fini di lucro.
Raccoglie circa 3000 oggetti, strumenti, attrezzi e reperti provenienti dall’area vesuviana e dalla provincia di Napoli, concernenti la cultura contadina riferita ad un periodo storico precedente l’introduzione delle macchine agricole sul campo coltivato.